S. Martino - Randazzo: tra storia e cultura

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S. Martino

CHIESA DI SAN MARTINO

Storia

Di difficile datazione, gli storici municipali del '700 fanno addirittura risalire la struttura originaria al V secolo. Venne originariamente edificata ad una sola navata e successivamente nel sec. XIII. venne ampliata a tre navate. Tra la fine del XVI e I'inizio del XVII sec. alla Chiesa fu aggiunta una quarta navata sul lato di Mezzogiorno.
Il prospetto originario, del sec. XIII, fu rifatto nel sec. XV e successivamente ristrutturato tra il 1607 e il 1630.

 

L’attuale prospetto è del sec. XVII, di esso si ignora il nome dell’architetto progettista. E' di un barocco sobrio, ornato nel cornicione da 12 miniature in arenaria del primo rinascimento, rappresentanti Santi e Martiri. L'interno è a forma basilicale a Croce Latina, con doppia fila di colonne in pietra lavica, e ha subito enormi danni dai bombardamenti del 1943. la Chiesa fu consacrata da Mons. Moncada, Arcivescovo di Messina, il 21 Dicembre 1746.

Il campanile

Il campanile, alto ben 41 metri, è strutturato in quattro piani sovrapposti e la discontinuità ci dice che appartiene ad epoche diverse. La parte inferiore risale probabilmente all’anno Mille. Lo stile normanno e quello svevo si incontrano per darci una espressione musicale di bello architettonico. E' considerato tutt'oggi, dagli studiosi, il campanile più bello di Sicilia. Danneggiato dai bombardamenti, è stato oggetto di un restaurato a metà degli anni novanta.


I bombardamenti

Durante i bombardamenti alleati del 1943, la chiesa fu colpita direttamente da più ordigni e fu quasi completamente rasa al suolo. Salvatore C. Virzì, che assistette ai bombardamenti, ci riferisce che "La chiesa si aprì come un libro". All'interno della chiesa morirono numerosi anziani e disabili che, non essendo riusciti a fuggire nelle campagne, vi si rifugiarono. Delle quattro navate una fu distrutta, mentre delle altre tre restarono solo i pilastri. La cupola rimase distrutta. Fortunatamente il campanile non fu colpito direttamente e rimase in piedi, tuttavia sono ancora ben visibili i segni delle schegge che lo colpirono.


 

Opere d'arte
In seguito ai bombardamenti sono andate perdute gran parte delle opere d’arte di grande valore artistico che la chiesa possedeva. Rimangono ancora le seguenti:

1) Fonte battesimale (1447)
2) Acquasantiera a calice di giglio (sec. XIV)
3) Ciborio in marmo  (sec. XIV)
4) Statua Madonna della Misericordia (sec. XV)
5) Statua della Madonna delle Grazie (sec. XVI)
6) Quadretto della Pietà (sec. XV)







 
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